Omaggio a Giorgio Albertazzi.  La voce ruggente e graffiante di un Leone. di  Silvia Petitta 1Omaggio a Giorgio Albertazzi, con la voce ruggente e graffiante di un Leone. E in effetti, nacque  sotto il segno del leone, a Fiesole, nel 1923.  “Re Giorgio” se n’è andato e ci ha lasciato da ricordare un immenso patrimonio culturale, teatrale, e non. Il suo contributo al doppiaggio,   seppur elemento marginale nella sua notevole carriera, si identifica nel film ‘Dogville’ di Lars Von Trier. Nel doppiaggio italiano, la voce narrante è la sua, con un team di colleghi di tutto rispetto, quali , Lorenza Biella, Chiara Colizzi (Anello d’oro  2015 come miglior Voce Femminile  del Cinema al Festival Nazionale del Doppiaggio Voci nell’ Ombra 2015 per l’interpretazione di Julianne Moore in Still Alice), Paola Giannetti, Stella Musy e Rita Savagnone, Bruno Alessandro, Massimiliano Alto, Vittorio di Prima, Danilo de Girolamo, Adalberto Maria Merli, Massimiliano Manfredi, Nino Prester.  Nel 1943, Albertazzi  si arruolò nella Repubblica di Salò  e nel 1947, con l’amnistia Togliatti, fu liberato dalla sua prigionìa, potendo continuare i suoi studi di architettura e, dopo la laurea, intraprendere un percorso recitativo. Molti i suoi ruoli vestiti con Shakespeare, di cui quest’anno si celebrano i 450 anni dalla morte: ‘Troilo e Cressidra’ (1949, al suo debutto),’Re Lear’ (1961, fra i prodotti della tivu Rai), nel 1964, in occasione dei 400 anni della nascita del Bardo, recita al teatro Old Vic di Londra  ‘Amleto’, diretto da Franco Zeffirelli, con le interpreti femminili Anna Proclemer e Anna Maria Guarnieri. Tale spettacolo rimase in cartellone per due mesi, e Giorgio Albertazzi  venne premiato con una foto nella galleria dei grandi interpreti shakespeariani del Royal National Theatre, unico attore non di lingua inglese ‘; e ancora, dello scorso anno, il personaggio di Prospero ne‘la Tempesta’ e di Shylock ne ‘il Mercante di Venezia’. Altro episodio di voce fuoricampo e narrazione, lo ritroviamo nel “Piccolo mondo antico”, nel 1957, dove Giorgio Albertazzi sfrutta la sua voce calda e appassionante, abile nel suo mestiere.  Da ricordare nel 2009,  quando per dimostrare  empatia e vicinanza al popolo aquilano cosi’duramente colpito dal terremoto, Albertazzi registrò una lettura per Rai2, tratta dalla ‘Divina Commedia’ di Dante Alighieri, ambientata nel diroccato e disastoso scenario delle rovine del centro storico della città de  L’Aquila.

 

Immagini tratte dal sito www.giorgioalbertazzi.com