Novanta candeline per Elio Pandolfi. Verve, doppiaggio, sodalizio artistico con la Steni.

 

Ha compiuto novant’anni. Elio Pandolfi ne ha fatta di strada ed è arrivato in alto con le sue doti attoriali, la sua verve, il piglio da mattatore e la sua voce versatile. Quasi impossibile ripercorrerla dettagliatamente per intero, ma di certo merita essere ricordato come doppiatore talentuoso: fra le sue molte interpretazioni, è la voce di Groucho Marx           l’ attore, comico e scrittore statunitense e di Spencer Tracy, altra star americana in alcuni ri-doppiaggi degli anni Ottanta. Diede la voce italiana anche  vari personaggi in 8 e ½ del regista  Federico Fellini, e dell’  Joel Grey attore, fotografo e cantante, del ’32, che  vinse il premio Oscar come miglior attore non protagonista nel 1973  per l’interpretazione del musical Cabaret di Bob Fosse. E ancora, è  voce  dell’attore francese Jacques Dufilho  in tutti i film della serie sul ‘Colonnello Buttiglione’; ha doppiato l’ attore , ballerino, cantante hollywoodiano Donald O’Connor  in ‘Cantando sotto la pioggia’ di Stanley Donen. Fu lui a doppiare  Stanlio della coppia Laurel & Hardy, assieme a Pino Locchi / Ollio, in alcuni film ri-doppiati tra i quali ‘Allegri eroi’ (Bonnie Scotland, il titolo originale,1957, di J.W.Horne) e ‘La bomba comica’ (1958 di Mack Sennett).   Fu pure la voce di  due personaggi della Disney: Paperino, nei cartoni degli anni ‘60 e ‘70 come seconda voce, alternadosi ad Oreste Lionello, e Le tont ne ‘La bella e la bestia’ (presente nella colonna sonora in duetto con Carlo Lepore,cantante lirico,classe 1964). Negli stessi anni, Elio doppiò anche Daffy Duck,come la seconda voce nei cortometraggi dei ‘Looney Tunes’ e ‘Merrie Melodies’.

Fu il primo a ricevere il primo premio alla carriera come doppiatore, la Targa, al grande,  Gualtiero De Angelis, nel 1997 alla prima edizione de Il Festival Nazionale del Doppiaggio Voci nell’Ombra, quando ancora i doppiatori erano veramente nell’ombra e la manifestazione nata per valorizzare e promuovere il settore fu la prima a nascere con quell’obiettivo. Poi, come  insegnano i successi, furon molti i tentativi di imitazione.

Storico il suo sodalizio artistico con Antonella Steni, all’anagrafe, Antonietta Stefanini, attrice italiana che ci ha lasciati a gennaio 2016 con un’importante cassetto  di memorie che ci riporta al teatro leggero e al varietà.  Nei primi anni sessanta, Antonella fece anche, saltuariamente, del doppiaggio, per la compagnia ARS. Diede voce a Pascale Petit, nome d’arte di Anne-Marie Petit, attrice francese, in auge particolarmente fra gli anni ‘50 e ‘60, che  nel  1958 vinse il Prix ‘Suzanne Bianchetti’ destinato alla miglior promessa del cinema francese. Negli anni Ottanta la Steni creò la fortunata e longeva compagnia teatrale insieme a Riccardo Garrone.