Enrico e Gianni Musy, due generazioni di attori della stessa famiglia. Genitore e figlio, nati lo stesso giorno, il 3 di agosto, noti anche con il cognome Glori: due carriere invidiabili, due perle della tradizione attoriale italiana. Enrico, partenopeo di nascita, con remote origini francesi. Si laureò in giurisprudenza e trentenne si trasferì in Francia dove inaugurò e diresse il teatro degli italiani – durante la sua permanenza in Francia, Enrico entrò in contatto con Pierre Chenal e Sacha Guitry, quest’ultimo figlio d’arte di un noto,al tempo, attore parigino teatrale. Enrico, nel suo ruolo di giornalista si approcciò alla fervente realtà culturale dei Primi del Novecento, dove autori come Pirandello e D’Annunzio, cominciarono ad imporsi anche con testi per il teatro. Da qui la opportunità di inaugurare e dirigere Il teatro degli Italiani, come luogo per la messa in scena primario d’opere di eccellenza italiana, e non solo – Debuttò nel cinema in Italia, dopo la metà degli anni trenta, pur continuando parallelamente nei ruoli teatrali. Si impose in particolar modo come caratterista: dal perfido ruolo del conte Papiano ne Il fu mattia pascal , al contrabbandiere ne Sotto la croce del Sud’, Don Rodrigo ne I promessi sposi, e il ruolo del cattivo nella Dolcevita di Fellini.
Altro discorso per il figlio Gianni, doppiatore di eccellenza. Tra le sue interpretazioni: Albus Silente nella saga di Harry Potter, C.Plummer nel ruolo del Dr.Parnassus, Ian McKellen nel ruolo di Gandalf ne Il signore degli anelli , G.Peppard, la prima voce del Colonnello Hannibal Smith in A-Team e, per i più piccini, il possente Mufasa, papa’ di Simba nel Re Leone. Non possiamo dimenticare il suo ruolo di ‘ senzalegge’ nella Freccia nera, di Buscetta in Giovanni Falcone; in coppia con la figlia primogenita Mascia, Gianni ha inciso l’audiolibro Galileo mio padre di Luca Desiato. Nel 2011, ci lasciò, e postuma, la sua interpretazione in 11 settembre 1863 di Renzo Martinelli, fu doppiata dal collega Sergio Graziani.
Stella Musy, figlia secondogenita di Gianni , è una nota ed affermata doppiatrice, la terza generazione di una famiglia di attori bravi, capaci di spaziare con la loro figura e,nel caso del doppiaggio con la loro voce, dal cinema alla tivù, dal cartoon alla voce fuori campo dello spot pubblicitario. Una voce che si indossa a pennello come un abito su misura: questo permette allo spettatore di immedesimarsi appieno nei personaggi, di essere coinvolti dalle ‘voci nell’ombra’, in ciò che essi stanno guardando.