I PREMI ED I LORO ARTISTI
L’Anello d’oro ed i suoi artigiani
Gli Anelli d’oro sono i premi che ogni anno la giuria del Festival assegna ai migliori doppiaggi e ai migliori doppiatori italiani.
È stato scelto come simbolo proprio l'”anello” perché, in qualche modo, rappresenta a pieno quel momento, quel tempo, quell’“unità di misura” con cui l’attore deve confrontarsi al leggio — un momento privato, ma che permette di creare una comunità (questo è stato il grande dono del cinema e del doppiaggio ad un’italia divisa).
E per celebrare questo rapporto intimo, ma condiviso sono stati coinvolti artisti e artigiani locali, che hanno realizzato, uno ad uno, i premi che verranno consegnati durante la serata di gala del 30 ottobre 2015.
Le parti in vetro degli Anelli d’Oro sono stati realizzati dal Liceo Artistico Arturo Martini di Savona sotto la guida e la mano esperta del Prof. Massimo Trogu
MASSIMO TROGU
È docente di Discipline pittoriche presso il Liceo Artistico Statale “A. Martini” di Savona. Insegna Tecniche della ceramica presso l’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova.
Dal 2009 è coordinatore del progetto “Storia, arte e tecnologia del vetro” presso il Liceo artistico di Savona.
Grazie al laboratorio del vetro del Liceo artistico, realizzato con il fondamentale contributo della Fondazione A. De Mari della Cassa di Risparmio di Savona, gli studenti degli indirizzi di Design, Architettura e Ambiente e Arti figurative possono affrontare direttamente le principali tecniche del vetro artistico: legatura a piombo, metodo “Tiffany”, pittura su vetro, incisione “a rotina”, vetrofusione.
Il LICEO ARTISTICO MARTINI
Orientamento ed offerta formativa sempre in aggiornamento, per accompagnare al meglio gli studenti nel loro percorso, sono le caratteristiche del Liceo Artistico Martini, teso verso progetti ed iniziative di eccellenza, possibili grazie ad una forte spinta educativa ed alla comprovata esperienza dei docenti, e loro professionalità.
Le basi del premio sono state realizzate da un esperto lavoratore del metallo di Novello, in provincia di Cuneo, Nat Tarditi, con la consulenza di Anna Maria Venanzi.
NAT TARDITI
È nato e vive a Novello, nelle Langhe piemontesi. La sua passione per la lavorazione del ferro e dell’acciaio inizia presto e lo accompagna nella sua attività all’interno di una ditta di arredamenti per locali pubblici e nelle attività del tempo libero.
LE TARGHE
Oltre all’Anello d’oro sono state consegnate:
– la TARGA CLAUDIO G. FAVA | Premio alla carriera
– la TARGA BRUNO PAOLO ASTORI | Voce emergente (riceverà il premio chi tra gli otto doppiatori selezionati dalla giuria avrà ottenuto il numero maggiore di voti da parte del pubblico. Per votare, potete scaricare l’app Il Festival del Doppiaggio, disponibile sia per Android che per ios, o andare sulla pagina dedicata del sito.)
Le Targhe sono state realizzate dall’artista Laura Tarabocchia.
LAURA TARABOCCHIA
Maestra nell’antica arte della legatoria e del restauro del libro, ha voluto sperimentare antichissime tecniche creative, usando come materia grezza la carta: l’artista disegna sull’acqua, imprimendo su carta, cotone e seta forme astratte e sinuose, dando vita ad opere di grande impatto e straordinaria bellezza.
ALTRI RICONOSCIMENTI
Durante la serata verranno consegnati anche altri riconoscimenti.
I riconoscimenti di AMBASCIATORE DEL FESTIVAL 2015 sono stati realizzati dall’artista Imelda Bassanello.
IMELDA BASSANELLO
Appartiene a quella tradizione di artisti, che lavorano e interagiscono con la materia in totale e completa simbiosi, generando con essa un legame inscindibile di appassionata proiezione. Nel rapporto con il legno sembra volerci suggerire che nel grande ceppo della natura e alla natura dobbiamo sempre tornare, per ritrovare l’energia ancestrale e riprendere il nostro cammino con più rinvigorito slancio trainante. Nelle sue opere si sprigiona energia pulsante e vitale, ma dosata e calibrata, derivante da una ponderata meditazione che la guida e da un paziente e accurato esercizio. La sua arte racchiude un’intonazione intima e privata, contiene una visionarietà non priva di stupore e sorpresa e parla di valori umani universali condivisibili.